Per la consueta rubrica “L’Avvocato Barone risponde“, nel post di oggi mi soffermerò sui Buoni Fruttiferi Postali Ordinari.
Viste le numerose richieste che ricevo in relazione al rimborso sui Buoni Fruttiferi Postali, per fare finalmente chiarezza, ho deciso di riportare nel presente articolo le risposte fornite alle domande più frequenti dei clienti.
Domande più frequenti relative ai Buoni Fruttiferi Postali
1. Ho già incassato un buono fruttifero postale. Sono ancora in tempo per verificare se ho diritto a somme maggiori ?
Gent.ma Sig.ra *** si le confermo che è ancora in tempo per contestare i maggiori rendimenti a Poste. Il termine di prescrizione è di 10 anni dalla data in cui il buono è stato incassato. Ovviamente è necessario visionare la copia fronte/retro del buono per comprendere se la somma che le è stata liquidata è corretta.
2. Ho incassato diversi buoni negli anni scorsi ma non ho conservato nulla. Come posso richiedere le copie dei buoni ?
Buonasera Sig. ***. Per valutare la correttezza della somma che è stata liquidata da Poste è indispensabile visionare la copia fronte/retro dei buoni, anche se già incassati. Se non ha conservato la copia del buono ma ha segnato i dati quali il numero del buoni, l’anno di emissione e l’importo, può recarsi all’ufficio postale e richiedere copia dei buoni. Allo sportello le faranno compilare il Modulo denominato “Richiesta copia di estratto conto deposito titoli, titoli emessi/pagati e disposizioni di movimentazione rapporti” che consente di avere la copia dei titoli postali (vaglia, assegni, Buoni Fruttiferi Postali, ecc.) che sono stati pagati al beneficiario o agli intestatari/cointestatari. Il costo per il servizio è di 10 euro per fotocopia. Non appena in possesso delle copie mi ricontatti per verificare la sua situazione.
3. Poste per la liquidazione del buono mi chiede di firmare un modulo “a conferma e benestare del rimborso“. Se lo firmo rinuncio alla possibilità da fare delle contestazioni sulla somma che mi hanno dato ?
Ritengo che, nonostante la sottoscrizione del benestare, vi sia la possibilità di effettuare comunque delle contestazioni sulla somma liquidata se non ritenuta corretta. A mio avviso, infatti, non si tratta di una dichiarazione liberatoria nei confronti di Poste, poichè evidente che chi la sottoscrive: a) non ha piena consapevolezza della somma cui rinuncia; b) non esprime alcuna volontà di rinunciare all’esercizio di un diritto ma, al contrario, si limita a dare atto del pagamento ricevuto.
4. Per verificare se il mio buono da diritto a somme maggiori cosa devo fare ?
Buongiorno, può inoltrare una copia fronte/retro del buono all’indirizzo mail info@avvocatolucabarone.it e le risponderemo nel giro di qualche ora.
5. Per ottenere le somme maggiori quali sono i passi da seguire ?
Gent.ma Sig.ra **** è necessario valutare prima la sua documentazione (copie buoni, ricevute incasso se presenti). Dopo di che, se ci sono i presupposti, bisogna contestare a Poste la somma ritenuta corretta, richiamando la normativa a supporto. Molto probabilmente, la richiesta stragiudizile verrà respinta dall’ufficio reclami di Poste. A questo punto sarà possibile rivolgersi alla Giustizia Ordinaria (Tribunale o Giudice di Pace) oppure all’Arbitro Bancario Finziario. Può inviare la documentazione per la valutazione della sua posizione.
6. Mi sono rivolto ad un’associazione di consumatori ma la richiesta è stata respinta. Cosa posso fare adesso ?
Gent.mo Sig. ***, mi dispiace ma non posso sapere cosa è accaduto e perchè la richiesta è stata rigettata. Dovrebbe richiedere informazioni direttamente all’associazione cui si è rivolta. Purtroppo se la domanda è stata respinta dovrebbe valutare la proposizione dell’appello (se si era in precedenza rivolta al Tribunale o al Giudice di Pace) oppure ricorrere in Tribunale (se in precedenza si era rivolta all’ABF).
7. Per i buoni Postali Serie “O” e serie “P” emessi prima del 01.07.1986 ci sono speranze di vittoria ? dai miei calcoli Poste ha rimborsato una somma molto inferiore rispetto alla tabella riportata dietro.
Gentile Sig.ra ****, sulla questione si è pronunciata la Corte di Cassazione a Sezioni Unite, con la Sentenza n. 3963 dell’11 febbraio 2019.Purtroppo la Cassazione ha dato ragione a Poste, sul presupposto che la pubblicazione delle variazioni dei Tassi sulla Gazzetta ufficiale sia sufficiente ad assolvere l’onere informativo. Pur non condividendo tale decisione, in quanto viene leso il legittimo affidamento dei risparmiatori, ad oggi, sia un ricorso in Tribunale che un ricorso all’ABF verrebbero, probabilmente, rigettati. Può inviare comunque una copia del buono per essere sicura che non ci sia nulla da fare.
8. Sono in possesso di un Buono Ordinario Serie “Q” emesso il 24.10.1988. Non mi trovo con i calcoli che ho fatto. Perchè poste vuole liquidarmi di meno ? che possibilità ci sono ?
Si tratta di una questione molto dibattuta. La differenza è dovuta alle modalità con le quali gli interessi vengono capitalizzati nei primi 20 anni. Seguendo la tabella riportata dietro il Buono si evince che i rendimenti dovrebbero essere capitalizzati al lordo della ritenuta fiscale. Poste invece li capitalizza al netto della ritenuta fiscale richiamando il D.M. del Tesoro del 23.06.1997 che, almeno a mio parere, non potrebbe legittimare una “consuetudine”o “prassi” adottata in assenza di una disposizione normativa o regolamentare. Ne consegue che la base di calcolo (montante) sulla quale verranno calcolati gli interessi a tassi semplice negli ultimi 10 anni risulta inferiore. Si stima che complessivamente, per tutti e 30 gli anni, Poste vada a liquidare circa il 18-20% in meno rispetto a quanto riportato sul buono. Su tale specifica questione l’ABF ha un orientamento negativo. Non si registrano ancora Sentenze positive nei Tribunali. Si potrebbe valutare la possibilità di inviare un reclamo per interrompere la prescrizione ed attendere gli sviluppi. Mi invii copia del buono per la valutazione.
9. Ho incassato un buono emesso nel 1989 di lire 2.000.000 . E’ vero che per gli ultimi 10 anni ho diritto a vedermi riconosciute le somme previste dietro il buono ?
Gentile Sig. ****, ho visionato la copia del buono che mi ha inviato. Ritengo che nel suo caso ci siano i presupposti per contestare i maggiori rendimenti per tutti e 30 gli anni e non solo per l’ultimo scaglione 21-30 anno. Poste ha commesso degli errori nell’apposizione dei timbri.
Per la verifica dei tuoi Buoni: cosa devi sapere
Aprire un contenzioso nei confronti di poste italiane non è operazione semplice. E’ sufficiente un semplice errore nella predisposizione degli atti o della strategia difensiva per pregiudicare l’esito della richiesta. Ne abbiamo parlato QUI. Ecco cosa devi sapere:
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Se sei in possesso di un Buono Fruttifero Postale (anche se già incassato) e:
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[Chi è Luca Barone ?]
E’ un Avvocato che parte dal Foro di Cosenza ma grazie a internet arriva in tutta Italia, senza nessuna limitazione.
Cosa fa ? in teoria fornisce soluzioni legali a consumatori e ad imprese che hanno problemi intricati con Banche, finanziarie e società di riscossione. In pratica risolve problemi ed elimina dubbi, paure ed incertezze [ cioè tutte quelle cose che Google da solo non può fare ]
Si occupa di diritto Civile ed, in particolare, di diritto Bancario e Finanziario 6 giorni su 7 (alcune volte 7 giorni su 7). Appassionato di tutto ciò che ha a che fare con il diritto ed i numeri, individua soluzioni anche dove non ci sono.
Per contattarlo ci sono poche e semplici [ssime] regole, testate negli anni per offrire un servizio efficiente :
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