Altro caso di risparmio tradito. Migliaia di risparmitori rischiano di perdere completamente il proprio investimento. Nel frattempo tutti si pongono la stessa domanda: come recuperare le somme investite. 

 

Sono migliaia i risparmiatori italiani che, a breve, potrebbero vedere sostanzialmente azzerato l’investimento effettuato nelle quote del Fondo immobiliare “Obelisco“.

Il Fondo, suddiviso in quote nominali dal valore iniziale di €.2.500,00, era stato istitutio nel 2005 dalla Società InvestiRE SGR S.p.A. e poi collocato presso il pubblico dei risparmiatori da Poste Italiane S.p.A. .

La durata del Fondo era fissata originariamente al 31 dicembre 2015  (dieci anni), ma è stata successivamente prorogata sino al 31 dicembre 2018, onde consentire lo smobilizzo definitivo del patrimonio immobiliare.

Il tracollo del valore delle quote

Complice la crisi del mercato immobiliare, i risparmiatori che hanno sottoscritto le quote  del fondo potrebbero trovare un’amara sorpresa al 31.12.2018. In effetti, nel corso degli anni, il valore della quota, inizialmente fissata in €.2.500,00 è sceso drammaticamente.

Dall’ultima relazione semestrale approvata dalla Società InvestiRE SGR S.p.A. si apprende, infatti, che “il valore della quota del fondo OBELISCO al 30 giugno 2017 è pari a €.47,619“.

Ovviamente, per ottenere una quantificazione definitiva del valore è necessario attendere la vendita degli immobili rientranti nel portafoglio del Fondo e dunque la scadenza del 31.12.2018.

In ogni caso, pur ammettendo una timida ripresa, il dato certo è che i risparmiatori che hanno sottoscritto le quote del Fondo Obelisco non solo non hanno ottenuto alcun rendimento ma, al contrario, hanno perso quasi completamente i soldi investiti. Si stimano, infatti, perdite tra l’80% ed il 99% del valore delle quote, tutto dipende dalla vendita degli ultimi immobili presenti nel patrimonio del Fondo.

Lapidario l’ultimo comunicato stampa del 28.12.2018 diramato dalla Investire SGR: “[…] non sono previste distribuzioni né di proventi né di capitali derivanti dalla liquidazione del Fondo Obelisco. L’espletamento e la conclusione delle procedure amministrativo-contabili di liquidazione del Fondo saranno posti in essere in occasione dell’approvazione del rendiconto finale di liquidazione del Fondo Obelisco che avverrà al 30 giugno 2019

L’inadeguatezza del Fondo Obelisco per alcune tipologie di risparmiatori

Il punto nodale, a nostro avviso, si rinviene nelle modalità con cui il prodotto è stato collocato da Poste Italiane S.p.A. o altro intermediario. In prima battuta, è necessario evidenziare che tale tipologia di investimento – fondo immobiliare chiuso – caratterizzato da un rischio Medio-alto NON poteva essere proposto ad alcune tipologie di risparmiatori, come pensionati o casalinghe con una inesistente esperienza in strumenti finanziari. Dunque, l’investimento nel Fondo Obelisco era oggettivamente inadeguato per alcuni sottoscrittori con un profilo di rischio basso.

Tantissimi investitori, ancora, lamentano la mancanza delle informazioni necessarie comprendere la reale rischiosità dell’investimento in quanto, se ciò fosse avvenuto, avrebbero certamente evitato di procedere con l’ordine.

In casi come questo, il testo unico finanziario e i regolamenti attuativi Consob impongono all’intermediario determinate cautele al precipuo fine di tutelare il cliente.

Come possono agire i risparmiatori ? 

Arrivati a questo punto, i sottoscrittori del Fondo Obelisco, per recuperare il proprio investimento, hanno di fronte diverse possibilità:

  1. Agire nei confronti della società InvestiRE SGR S.p.A., lamentando, qualora ne ricorrano i presupposti, l’eventuale mala gestio del Fondo. Ad esempio, in tale prospettiva, un indizio potrebbe ricavarsi dalla anomala crescita degli oneri di gestione immobiliare nel corso degli anni.
  2. Agire nei confronti di Poste Italiane S.p.A., nella qualità di soggetto collocatore, qualora si riscontri la violazione degli obblighi cc.dd. di informazione attiva e passiva, di
    diligenza e correttezza (nella specie di obblighi di adeguatezza).

La valutazione dell’azione pià oppotuna va condotta caso per caso, in funzione della complessiva situazione del singolo cliente. Ad ogni modo, al fine di ridurre tempi e costi, risulta opportuno considerare anche la possibilità di ricorrerre all’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF), sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie attivo presso la Consob.

Lo studio sta già valutando la posizione di diversi clienti coinvolti nel caso “Obelisco”, predisponendo le iniziative necessarie al recupero delle somme.

 


Se hai sottoscritto quote del Fondo Immobiliare Obelisco (oppure altro Fondo) ed hai necessità di ottenere una consulenza personalizzata su come ottenere il rimborso delle somme investite, contatta senza impegno lo studio compilando il Form qui sotto.

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