Sono miglialia i verbali elevati a carico dei cittadini per l’accesso “senza autorizzazione” nelle Zone a Traffico Limitato (ZTL). Nel frattempo, alcune sentenze del Giudice di Pace di Cosenza hanno dichiarato la illegittimità dei verbali di contestazione ed annullato le sanzioni.
Nel Comune di Cosenza le Zone a Traffico Limitato (ZTL) stanno diventando un vero e proprio incubo per gli automobilisti impegnati a districarsi nel già congestionato traffico cittadino. Come noto le ZTL sono delle aree situate nel perimetro urbano, nelle quali il traffico di veicoli è limitato in alcune fasce orarie, salvo specifica autorizzazione.
L’elevato numero di verbali, tuttavia, è il sintomo che qualcosa non sta funzionando. Sono tantissimi, infatti, i cittadini che lamentano l’assenza di chiarezza e trasparenza nella predisposizione dei varchi. Mentre il dibattito rimane aperto, alcune sentenze del Giudice di Pace di Cosenza hanno dato ragione agli automobilisti, ritenendo illegittimi i verbali elevati.
I PRINCIPALI MOTIVI DI RICORSO
I motivi di contestazione ai verbali potrebbero essere i seguenti:
- Notifica del verbale oltre 90 giorni dalla commissione della infrazione. Violazione dell’art. 201 del Codice della Strada. La norma citata stabilisce che, in caso di contestazione non immediata della violazione, il verbale deve essere notificato al trasgressore entro 90 giorni dalla commissione della infrazione.
- Divieto di accesso nelle ZTL segnalato in modo equivoco. Il divieto di accesso nelle ZTL viene segnalato mediante dei display sui quali compare la scritta “varco attivo” che può generare incertezza e confusione negli automobilisti. Infatti, l’espressione “varco attivo” potrebbe essre inteso quale sinonimo di “via libera”.
- Divieto di accesso nelle ZTL segnalato in modo inadeguato. Violazione dell’art. 79 del reg. att. del Codice della strada. La disposizione richiamata fissa in 80 metri lo spazio minimo per l’avvistamento dei segnali di prescrizione nelle strade cittadine. Dunque, un segnale che non sia ben visibile dalla distanza minima di 80 metri determina la illegittimità del verbale.
- Dimensione della segnaletica non adeguata. Anche le dimensioni dei segnali che dovrebbero indicare la presenza delle ZTL appaiono inadeguate ad avvertire correttamente gli automobilisti.
Altri motivi di ricorso potrebbero essere: la mancata indicazione della ordinanaza che ha istituito le ZTL; mancanza della omologazione dei sistemi per la rilevazione dell’accesso nelle ZTL; mancata contestazione immediata della infrazione.
ENTRO QUANDO PRESENTARE IL RICORSO E QUANTO SI SPENDE
Appena ricevuto il verbale il cittadino ha due alternative:
- Ricorso al Prefetto entro 60 giorni dal ricevimento della notifica. Non vi sono costi da sostenere. Tuttavia, nel caso in cui il prefetto dovesse rigettare il ricorso, il ricorrente verrebbe condannato al pagamento del doppio della cifra indicata nel verbale iniziale. Contro la decisione del prefetto è possibile comunque presentare ricorso al Giudice di Pace.
- Ricorso al Giudice di Pace entro 30 giorni dal ricevimento della notifica. Per sanzioni di importo fino ad €.1.100,00 deve essere versato un contributo unificato pari ad €.43,00.
Appare opportuno effettuare alcune precisazioni. Innanzitutto chi ha già pagato la sanzione, anche in misura ridotta, perde la possibilità di presentare successivamente ricorso. Inoltre, il ricorso può essere cumulativo, ovvero può essere presentato per impugnare contemporaneamente più verbali, ovviamente nel rispetto dei termini sopra indicati.
Ad esempio, se il cittadino ha ricevuto 5 verbali ZTL da €.96,75, entro 30 giorni dalla notifica del primo verbale ha la possibilità di presentare un unico ricorso al Giudice di Pace, pagando un solo contributo unificato da €.43.00, in quanto il valore della causa risulta pari ad €.483,75 (€.96,75 x 5).
LE SENTENZE DEL GIUDICE DI PACE DI COSENZA
Come accennato più sopra, il Giudice di Pace di Cosenza è stato chiamato a pronunciarsi sulla legittimità dei verbali ZTL notificati dal Comune. Ebbene, ad oggi possiamo annoverare diverse sentenze positive redatte da alcuni Giudici dell’ufficio i quali, proprio sulla base delle motivazioni sopra riportate, hanno accolto i ricorsi presentati ed annullato i verbali contestati.
Tuttavia è bene frenare i facili entusiasmi. Ad oggi, anche alla luce della novità delle questioni trattate, non vi è un orientamento univoco da parte di tutti i Giudici di Pace che compongono l’ufficio. Dunque, nei prossimi mesi, altri Giudici di Pace potrebbero anche rigettare i medesimi ricorsi.
In conclusione si tratta di una questione ancora aperta. Nel frattempo il Comune potrebbe adottare degli accorgimenti finalizzati a migliorare la segnalazione dei varchi.
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